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Fisco Imprese: Correttivi per Semplificare Tasse e Tributi

L’Agenzia delle Entrate ha presentato nuove modifiche riguardanti l’adempimento collaborativo, la semplificazione degli adempimenti tributari e il concordato preventivo biennale, nel corso di un’audizione presso la Commissione Finanze del Senato. Questi cambiamenti sono parte di una riforma fiscale più ampia, che include revisioni delle sanzioni tributarie e della riscossione, e introduce nuovi strumenti di compliance come specificato nei decreti legislativi n. 221/2023, n. 1/2024 e n. 13/2024. L’obiettivo è migliorare il rapporto tra Fisco e contribuenti e semplificare gli adempimenti.

Adempimento Collaborativo: Novità

Il Decreto legislativo n. 221/2023 ha ampliato l’adempimento collaborativo con nuove disposizioni per realizzare pienamente i criteri direttivi della riforma fiscale. Le principali novità includono:

  1. Certificazione del TCF (Tax Control Framework).
  2. Requisiti soggettivi di accesso al regime, ora aperto ai soggetti appartenenti allo stesso gruppo di imprese.
  3. Potenziamento degli effetti premiali.

 Semplificazione degli Adempimenti Tributari

Il Decreto legislativo n. 1/2024 introduce modifiche significative per semplificare gli adempimenti tributari, tra cui:

  1. Modifiche ai termini di pagamento IVA: Anticipato al 16 novembre, anziché al 16 dicembre, il termine per il versamento dell’IVA relativa alle liquidazioni periodiche dei primi tre trimestri dell’anno.
  2. Dichiarazione dei redditi precompilata: Ampliata la platea dei delegati che possono accedere alla precompilata dei contribuenti, inclusi i professionisti delle società tra professionisti.
  3. Cassetto fiscale del contribuente: L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti, oltre ad atti e comunicazioni, anche i dati che li riguardano, compresi i carichi affidati alla Riscossione relativi ad atti impositivi emessi dall’Agenzia stessa.

 Concordato Preventivo Biennale

Il Decreto legislativo n. 13/2024 introduce modifiche alla disciplina del concordato preventivo biennale (CPB):

  1. Software di elaborazione della proposta: Il rilascio del software è posticipato dal 1° al 15 aprile per una migliore razionalizzazione degli adempimenti dichiarativi. Nel 2024, il debutto per CPB prevede il rilascio dei programmi informatici per i contribuenti forfetari entro il 15 luglio.
  2. Termini di adesione e versamento: L’adesione alla proposta del Fisco deve avvenire entro il 31 luglio o entro l’ultimo giorno del settimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta. Per il 2024, i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA possono essere effettuati entro il 30 agosto con una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
  3. Esclusioni e cessazioni: Introduzione di nuove cause di esclusione per i soggetti ISA e nuove cause di cessazione del regime, con una procedura semplificata per la determinazione degli acconti.

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SUPERBONUS Nuove Assunzioni 2024: Come Funziona e Chi Può Beneficiarne

Superbonus Nuove Assunzioni 2024: Come Funziona e Chi Può Beneficiarne

L’Articolo 4 del decreto introduce una nuova agevolazione per le assunzioni nel 2024, in vista della futura attuazione completa della riforma fiscale. Questa agevolazione prevede una maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.

Dettagli dell’Agevolazione

Per l’anno 2024, il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato verrà maggiorato, ai fini della determinazione del reddito del datore di lavoro, di un importo pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale. Questo incremento è calcolato sulla differenza tra il costo complessivo del personale nel 2023 e nel 2024, al netto delle diminuzioni occupazionali verificatesi nelle società collegate o controllate dagli stessi soggetti.

Beneficiari dell’Agevolazione

I beneficiari dell’agevolazione sono:

  • Titolari di reddito d’impresa.
  • Esercenti arti e professioni che abbiano esercitato l’attività per almeno un anno.

Non possono beneficiare dell’agevolazione:

  • Società e enti in liquidazione ordinaria.
  • Soggetti assoggettati a liquidazione giudiziale o ad altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.

Calcolo dell’Incremento Occupazionale

Il decreto specifica che il costo riferibile all’incremento occupazionale è pari al minor importo tra il costo effettivo relativo ai nuovi assunti e l’incremento complessivo del costo del personale risultante dal conto economico rispetto a quello relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2023. Per chi non adotta lo schema di conto economico previsto dall’articolo 2425 del codice civile, si assumono le voci di costo del personale corrispondenti. Nessun costo è riferibile all’incremento occupazionale se, alla fine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, il numero dei lavoratori dipendenti è inferiore o pari al numero medio dei lavoratori nel 2023.

Incentivo IRES per Assunzioni di Categorie Svantaggiate

Per promuovere ulteriormente l’assunzione di categorie svantaggiate, il costo riferibile a ciascun nuovo assunto, ai fini dell’incremento complessivo del costo del personale, è moltiplicato per coefficienti di maggiorazione. Questi coefficienti saranno definiti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, e non supereranno comunque il 10% del costo del lavoro sostenuto, portando la maggiorazione totale al 130%.

Determinazione degli Acconti delle Imposte

Nella determinazione dell’acconto delle imposte sui redditi per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, non si tiene conto di questa nuova disposizione. Per il periodo successivo al 31 dicembre 2024, l’acconto sarà calcolato considerando l’imposta del periodo precedente, come se le nuove disposizioni non fossero state applicate.

Lavoratori Meritevoli di Tutela

Le categorie che godranno di maggiorazione includono:

  • Lavoratori molto svantaggiati ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014.
  • Persone con disabilità e altre categorie svantaggiate come definiti dalla legge italiana.
  • Donne con almeno due figli minori di diciotto anni o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti UE.
  • Giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile.
  • Lavoratori con sede in regioni con un PIL pro capite inferiore alla media EU27 o con un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.
  • Beneficiari del reddito di cittadinanza decaduti dal beneficio e non eleggibili per l’Assegno di inclusione.

Abrogazione Precedenti Incentivi e Cumulabilità

La nuova misura prevede l’abrogazione delle precedenti agevolazioni tramite esonero contributivo triennale per le assunzioni a tempo indeterminato previste dall’articolo 1 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201. L’agevolazione è  cumulabile con la decontribuzione SUD e il nuovo sgravio per le donne con figli previsto dalla legge di bilancio 2024, ma la norma non lo specifica chiaramente. Ulteriori chiarimenti sono attesi con il decreto attuativo e le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS.

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Decontribuzione SUD – Arriva la proroga ​

Via Libera dell’Unione Europea fino al 31 Dicembre 2024

L’Unione Europea ha recentemente dato il suo consenso per estendere la “decontribuzione Sud” fino al 31 dicembre 2024. Questa decisione rappresenta una boccata d’ossigeno per le aziende situate nel Mezzogiorno d’Italia, che potranno continuare a beneficiare di una significativa riduzione dei contributi previdenziali per i prossimi due anni.

Cosa prevede la Decontribuzione Sud?

La “decontribuzione Sud” è una misura che consente alle imprese operanti nelle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) di ridurre i contributi previdenziali dovuti per i propri dipendenti. Questa agevolazione ha l’obiettivo di incentivare l’occupazione e stimolare lo sviluppo economico in queste aree, storicamente caratterizzate da maggiori difficoltà economiche e tassi di disoccupazione più elevati rispetto al resto del paese.

L’impatto economico

Dal momento della sua introduzione, la decontribuzione Sud ha dimostrato di essere un importante strumento di supporto per le imprese locali. Ha contribuito a ridurre il costo del lavoro, permettendo alle aziende di investire in nuove assunzioni e di migliorare la propria competitività. La proroga fino al 2024 offre un ulteriore periodo di stabilità, essenziale per pianificare investimenti a lungo termine e per attrarre nuove iniziative imprenditoriali nel Mezzogiorno.

La decisione dell’Unione Europea

L’approvazione della proroga da parte dell’Unione Europea è giunta dopo una valutazione dell’impatto positivo della misura. Le autorità europee hanno riconosciuto l’importanza della decontribuzione come strumento di sostegno regionale e di riduzione delle disparità economiche tra le diverse aree dell’Italia. Questo via libera consente al governo italiano di continuare a implementare la misura senza incorrere in violazioni delle normative sugli aiuti di Stato.

Federazione UNICA come associazione di imprenditori  esprime soddisfazione per la proroga, sottolineando come la misura sia fondamentale per sostenere l’occupazione e la crescita economica nel Sud Italia, e ribadisce il proprio impegno a promuovere politiche che favoriscano lo sviluppo equilibrato del territorio nazionale.

 

La proroga della decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2024 rappresenta una conferma dell’impegno dell’Unione Europea nel sostenere le aree economicamente più svantaggiate del paese. Le aziende del Mezzogiorno possono quindi continuare a beneficiare di questa importante agevolazione, con l’auspicio che ciò contribuisca a rafforzare il tessuto economico e sociale di queste regioni.

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Gli eventi formativi in Webinar di Unica

Come 𝑼𝑵𝑰𝑪𝑨 ci muoviamo costantemente per la valorizzazione e la tutela dei nostri associati, per la partecipazione attiva, per lo sviluppo delle imprese associate e per la piena realizzazione delle imprenditrici e degli imprenditori che contribuiscono al nostro sistema.

Anche per questa stagione 2023/2024 abbiamo realizzato 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒊𝒆 𝒅𝒊 incontri, 𝒓𝒊𝒗𝒐𝒍𝒕𝒊 𝒂𝒊 𝒔𝒐𝒄𝒊 𝒆𝒅 𝒂 𝒄𝒉𝒊 𝒗𝒖𝒐𝒍𝒆 𝒂𝒗𝒗𝒊𝒄𝒊𝒏𝒂𝒓𝒔𝒊 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒂𝒔𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, che vertono su tematiche afferenti il mondo delle imprese, dell’economia, della sostenibilità e del lavoro.

Tutti gli eventi  formativi sono accreditati per la formazione dei Consulenti del Lavoro e rilasciano crediti.

Iscriviti 𝒈𝒓𝒂𝒕𝒖𝒊𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 ai primi tre incontri della nuova edizione di 𝑼𝒏𝒊𝒄𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒕𝒆

 

“Dal Decreto Lavoro al nuovo accordo Stato-Regioni”
Barbara Garbelli, Consulente del Lavoro esperta in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Iscriviti al webinar 

“Fondi interprofessionali e formazione finanziata: gli strumenti di Fondo Conoscenza”
Concetto Parisi , Presidente di Fondo Conoscenza
Iscriviti al webinar 

“Gli adempimenti previsti dai CCNL sottoscritti da Unica”
Avv. Giovanni Ambrosio, Giuslavorista.


Iscriviti al webinar

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Ambiente Lavoro 2023

Il Presidente di Federazione UNICA Stefano Diquattro, prenderà parte al Convegno organizzato da Training & Consulting in collaborazione con  Enbic Sicurezza e Aifes, dal titolo:

“L’attività di vigilanza in materia di formazione per la sicurezza e le responsabilità giuridiche dei soggetti e dei docenti formatori”

La manifestazione, giunta alla 23° edizione, oltre allo spazio espositivo dedicato ad aziende e associazioni di categoria, riserverà particolare attenzione al modo in cui la tutela della salute sul posto di lavoro è profondamente connessa alle politiche ambientali ed in generale alla sostenibilità aziendale. vai al programma completo

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𝑰𝑵𝑪𝑬𝑵𝑻𝑰𝑽𝑰 𝑨𝑳𝑳𝑬 𝑨𝑺𝑺𝑼𝑵𝒁𝑰𝑶𝑵𝑰 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒆 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒔𝒔𝒖𝒎𝒐𝒏𝒐 𝒃𝒆𝒏𝒆𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒓𝒊 𝒅𝒊 𝒂𝒔𝒔𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒊𝒏𝒄𝒍𝒖𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒔𝒖𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐.

Nuovi incentivi alle assunzioni previsti dalla legge n. 85/2023, le imprese private, gli enti del terzo settore, le associazioni possono usufruire di incentivi alle assunzioni per l’assunzione di beneficiari di Assegno di inclusione o Supporto per la formazione e lavoro.
In cosa consiste l’incentivo?
• Esonero del 100 % dei contributi previdenziali, se il beneficiario viene assunto con contratto a tempo indeterminato, apprendistato e lavoro in somministrazione.
• Esonero del 50 %dei contributi previdenziali, se il beneficiario viene assunto con un contratto a tempo determinato o stagionale.
Se ad assumere il beneficiario sono agenzie per il lavoro, associazioni, patronati, imprese sociali ed enti del terzo settore, è riconosciuto un incentivo pari a € 2400 per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato, €1200 per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato.
Per quei beneficiari che intendono aprire una loro attività è previsto un anticipo in unica soluzione di sei mensilità del beneficio previsto, per un massimo di € 500 per mensilità.

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“LA SICUREZZA SUL LAVORO- UN VALORE STRATEGICO”

Proseguono le iniziative promosse da Federazione Unica per sostenere e diffondere la cultura della prevenzione degli infortuni e della sicurezza nelle aziende.
Venerdì 23 Giugno alle ore 15:00, presso la sala convegni del Gold Tower Hotel di Napoli, si terrà il Convegno di aggiornamento professionale per Consulenti del Lavoro dal titolo “La Sicurezza sul lavoro, un Valore strategico” Organizzato da Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Napoli.

L’evento formativo, utile per l’ottenimento dei crediti formativi professionali, sarà l’occasione per approfondire la tematica della prevenzione degli infortuni e della sicurezza sui luoghi di lavoro, evidenziare le nuove sanzioni previste dalle vigenti normative in materia e analisi di un caso pratico.

Presenti per i saluti istituzionali saranno presenti: Alessandro D’Amico vice presidente di Federazione UNICA, Riccardo Trimarco Presidente dell’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Napoli, il Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli Fabio Triunfo, Elisa Paolieri Presidente Nazionale dell’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro, Francesco Duraccio Vice presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro.

Il banco dei relatori sarà composto da Riccardo Trimarco, Consulente del Lavoro, Giuseppe Cantisano Direttore Ispettorato del Lavoro di Napoli, Area Sud, Mimmo Gallo delegato Nazionale di Federforma.

Marica Bellatalla Consulente del Lavoro e consigliere di Agcdl, modererà l’incontro.

 

“La Cultura della sicurezza in azienda e il ruolo del Consulente del Lavoro”

 

Lunedì 22 Maggio dalle ore 9:30 alle ore 13:30 presso la Sala Multimediale del Complesso Sant’Ambrogio a Milano, si terrà l’evento formativo organizzato dal Consiglio dell’ Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano con ANCL UP Milano in collaborazione con Unica.

I lavori verranno aperti da Potito Di Nunzio, Presidente del Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano, a cui seguiranno i saluti istituzionali di Alessandro Graziano Consulente del Lavoro e Presidente ANCL UP Milano.

I ruoli e gli obblighi delle figure della sicurezza secondo il D.Lgs. 81/08 e i riflessi dalla L. 215/2021 sull’organizzazione aziendale” il titolo dell’approfondimento dell’Ing. Paolo Schiavone, Responsabile Processo pianificazione e controllo dell’Ispettorato interregionale del Lavoro Nord Ovest, seguirà l’intervento di Alessandro D’Amico vicepresidente di Unica, Presidente di Unica Formazione e Consulente del Lavoro, che evidenzierà l’importanza della cultura della prevenzione. 

Alle 11:45 Barbara Garbelli, Consulente del Lavoro e Presidente ANCL UP Pavia, analizzerà le diverse fattispecie per cui è prevista la sospensione dell’attività imprenditoriale come previsto dalla Legge 17 dicembre 2021, n. 215, “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili” con un focus sulle micro imprese e sul ruolo del Consulente del Lavoro.

Chiuderà i lavori Potito Di Nunzio Presidente del Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano con “L’impresa verso la sostenibilità E.S.G.”

 

 

 

 

 

 

 

 

Le novità introdotte dal “Decreto Lavoro”

Vediamo le principali novità contenute nel pacchetto lavoro approvato dal consiglio dei ministri del 1° maggio.

  •  Assegno di inclusione

    da gennaio arriva l’Assegno di inclusione, di cui potranno beneficiare i nuclei con disabili, minori, over60.
    L’importo è fino a 6mila euro l’anno, 500 al mese, più un contributo affitto (per le locazioni regolari) di 3.360 euro l’anno, 280 al mese. Se il nucleo è costituito da tutte persone almeno 67enni o disabili gravi l’importo mensile è di 630 euro più 150 euro di contributo d’affitto.
    La misura è erogata per 18 mesi. Poi dopo un mese di stop è rinnovata per periodi ulteriori di 12 mesi.
    residenti in Italia da almeno cinque anni, avere un Isee di 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6mila euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza, un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini Isee, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini Imu non superiore a euro 150mila, non superiore ad euro 30.000, e non si devono possedere navi, imbarcazioni, autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc. L’Assegno di inclusione si richiede on line all’Inps. Per dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, scatta la reclusione da 2 a 6 anni.

  •  Assegno unico, maggiorazione
  • Semplificazioni e ampia apertura alla contrattazione collettiva

Viene “ridisciplinato” l’accesso dei lavoratori alle informazioni sui loro rapporti di lavoro:
il datore di lavoro ne deve comunicare gli elementi essenziali.
Il Decreto Lavoro offre importanti semplificazioni: per alcune informazioni è sufficiente indicare il riferimento normativo/della contrattazione collettiva; vanno consegnati/messi a disposizione (anche mediante pubblicazione sul sito web) i contratti collettivi ed eventuali regolamenti aziendali.
Le informazioni devono essere comunicate in modo trasparente, chiaro, completo, gratuito conforme agli standard di accessibilità riferiti anche alle persone con disabilità, in formato cartaceo oppure elettronico, conservate e rese accessibili, su richiesta dei lavoratori, in
qualsiasi momento. Di seguito l’elenco delle informazioni da fornire:
– l’identità delle parti (nel caso di somministrazione, l’identità delle imprese utilizzatrici, quando e non appena è nota);
– il luogo di lavoro (se non fisso/predominante: il datore di lavoro comunica che il lavoratore è occupato in luoghi diversi o è libero di determinare il proprio luogo di lavoro);
– la sede o il domicilio del datore di lavoro;
– l’inquadramento, il livello e la qualifica attribuiti al lavoratore o, in alternativa, le caratteristiche o la descrizione sommaria del lavoro;
– la data di inizio del rapporto di lavoro;
– la tipologia del rapporto di lavoro (in caso di rapporti a termine, la durata prevista dello stesso);
– la durata del periodo di prova, laddove previsto;
– il diritto a ricevere la formazione erogata dal datore di lavoro (se prevista);
-la durata delle ferie e la durata degli eventuali congedi retribuiti cui ha diritto il lavoratore ovvero, qualora non definibili al momento dell’assunzione, le modalità di determinazione e fruizione;
– l’importo iniziale della retribuzione o comunque il compenso e i relativi elementi costitutivi, con indicazione del periodo e delle modalità di pagamento;
– la programmazione dell’orario ordinario di lavoro, se imprevedibile il lavoratore va informato;
– le condizioni che riguardano l’eventuale straordinario e la sua retribuzione e le procedure relative ai cambiamenti di turno, qualora sia previsto la durata e la forma del preavviso e la relativa procedura in caso di recesso del datore o del lavoratore;
– il contratto collettivo, anche aziendale, applicato al rapporto di lavoro, con l’indicazione delle parti che lo hanno sottoscritto;
-gli enti e gli istituti che ricevono i contributi previdenziali ed assicurativi dovuti dal
datore di lavoro e qualunque forma di protezione in materia di sicurezza sociale fornita
dal datore di lavoro.

  •  Contratti a termine, allentata la stretta del dl Dignità

    Sui contratti a termine, viene allentata la stretta operata dal cosiddetto decreto Dignità (Dlgs 15 giugno 2015, n. 81), introducendo nuove causali, alle quali occorre far riferimento in caso di proroga o rinnovo dopo i primi 12 mesi di durata. Le ragioni che giustificano il proseguimento dopo i primi 12 mesi del contratto a termine “a causale” sono tre: la prima sono i casi previsti dai contratti collettivi. La formulazione della bozza del Dl va interpretata in senso ampio intendendo sia la contrattazione nazionale, che quella aziendale o territoriale. In assenza della previsione della contrattazione collettiva si apre alla stipula di patti individuali, che sono la seconda “causale”. Cioè, il contratto a tempo determinato può proseguire oltre i 12 mesi per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti, entro la scadenza temporale del 31 dicembre 2024. La terza “causale” fa riferimento alla sostituzione di altri lavoratori.

  • Contratto d’espansione

    Il contratto d’espansione è prorogato fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di uscita fino a 5 anni dalla maturazione dei requisiti pensionistici nei processi di reindustrializzazione e riorganizzazione delle imprese. Secondo l’ultima bozza del Dl, per consentire la piena attuazione dei piani di rilancio dei gruppi di imprese con più di mille dipendenti, per i contratti di espansione di gruppo stipulati entro il 31 dicembre 2022 e non ancora conclusi, è possibile, con accordo integrativo in sede ministeriale, rimodulare le cessazioni dei rapporti di lavoro con accesso allo scivolo pensionistico entro un arco temporale di 12 mesi successivi al termine originario del contratto di espansione. Il datore di lavoro riconoscerà per tutto il periodo e fino al raggiungimento della prima decorrenza utile della pensione un’indennità mensile, commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, come determinato dall’Inps.

  • Il Fondo nuove competenze

    è incrementato, nel periodo di programmazione 2021-2027 della politica di coesione europea, delle risorse rinvenienti dal Piano nazionale Giovani, donne, lavoro.
    volte a favorire l’aggiornamento della professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica.
    Con le risorse del Fondo nuove competenze è finanziata parte della retribuzione oraria, oltre ai contributi previdenziali e assistenziali dell’orario di lavoro destinato ai percorsi formativi.

  • Esonero Contributivo.

Ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato (incluso l’apprendistato) i beneficiari del nuovo assegno di inclusione è riconosciuto un esonero contributivo del 100%, fino cioè a 8mila euro l’anno, per 12 mesi. L’esonero sale a 24 mesi in caso di trasformazione di un contratto a termine. In caso invece di assunzione con contratto a tempo determinato o stagionale è riconosciuto uno sgravio del 50%, fino a un massimo di 4mila euro l’anno, per 12 mesi e comunque non oltre la durata del rapporto di lavoro. Un altro incentivo è previsto anche per le nuove assunzioni, dal 1° giugno a fine anno, di giovani con meno di 30 anni Neet, ovvero che non lavorano e non sono inseriti in corsi di studi o di formazione, registrati al programma “Iniziativa Occupazione Giovani”, pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per 12 mesi. Questo incentivo è cumulabile con altri incentivi

  •  Pacchetto welfare

    Sale a 3mila euro la soglia di fringe benefit esentasse per i lavoratori dipendenti con figli minori. L’intervento contenuto nel Dl lavoro, finanziato con 142 milioni di euro nel 2023, era stato annunciato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Sono esentasse fino a 3mila euro anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

  • Strumento di attivazione: un rimborso per chi si forma

    Sempre nell’ambito del superamento del Reddito di cittadinanza, dal 1° settembre debutta lo Strumento di attivazione, quale misura di attivazione al lavoro, mediante la partecipazione a progetti formativi e di accompagnamento al lavoro, o comunque di politica attiva. La misura è utilizzabile dai componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, con un valore Isee, in corso di validità, non superiore a euro 6.000 annui, che non hanno i requisiti per accedere all’assegno di inclusione.

  •  Scuola-lavoro, arriva il Fondo per indennizzi

    Il governo prova a rilanciare i percorsi di scuola lavoro con una doppia mossa. Da un lato, puntando a una maggiore qualificazione delle ore trascorse dagli studenti on the job e rafforzando anche prevenzione e sicurezza durante l’esperienza di alternanza. Dall’altro, prevedendo un fondo ad hoc per indennizzare l’infortunio mortale durante lo svolgimento delle attività formative.

  •  Taglio al cuneo di 4 punti aggiuntivi

    Si appesantisce il taglio del cuneo fiscale-contributivo con un intervento aggiuntivo di 4 punti, un’una tantum di 6 mesi, operativo per il periodo compreso tra luglio e dicembre, destinato ai lavoratori con retribuzioni lorde fino a 35mila euro, finanziato con circa 4 miliardi.
    l beneficio va ad aggiungersi all’attuale taglio di 3 punti del cuneo per le retribuzioni fino a 25mila euro portando lo “sconto” in totale a 7 punti. Mentre per la fascia di retribuzioni compresa tra 25mila e 35mila euro che già beneficiano di uno “sconto” di 2 punti la sforbiciata totale sale a 6 punti. È questa la novità principale del Dl lavoro, considerando che l’ipotesi originaria del governo era quella di aumentare allineando in modo uniforme a 4 punti, il taglio del cuneo fiscale contributivo per le retribuzioni fino a 35 mila euro, con un’integrazione di 1 punto per le retribuzioni entro 25mila euro e di 2 punti per quelle da 25 mila fino a 35mila euro, fino a dicembre.

Unica con te

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A tal fine abbiamo realizzato 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒊𝒆 𝒅𝒊 𝒂𝒑𝒑𝒖𝒏𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊, 𝒓𝒊𝒗𝒐𝒍𝒕𝒊 𝒂𝒊 𝒔𝒐𝒄𝒊 𝒆𝒅 𝒂 𝒄𝒉𝒊 𝒗𝒖𝒐𝒍𝒆 𝒂𝒗𝒗𝒊𝒄𝒊𝒏𝒂𝒓𝒔𝒊 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒂𝒔𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, che vertono su tematiche afferenti il mondo delle imprese, dell’economia, della sostenibilità e del lavoro.
Gli eventi formativi sono accreditati per la formazione dei Consulenti del Lavoro e rilasciano crediti formativi.

1° Edizione



8 GIUGNO 2023 ore 17:00 alle ore 18:30

Ospite Andrea Mingione, Avvocato esperto di reati contro la pubblica amministrazione e il patrimonio, tributari, fallimentari, in materia di sicurezza sul lavoro, nonché di colpa medica e responsabilità delle persone giuridiche ex D.lgs. 231/2001.

La partecipazione al corso da diritto al riconoscimento di n°1 cfp per i Consulenti del Lavoro previa iscrizione anche sulla piattaforma per la formazione continua obbligatoria



24 MAGGIO 2023 ore 17:00 alle ore 18:30
Alessandro D’Amico, Vicepresidente di Unica – Consulente del Lavoro- e Giovanni Ambrosio Avvocato Giuslavorista illustreranno le principali novità sul “Decreto Lavoro”.
La partecipazione al corso da diritto al riconoscimento di n°1 cfp per i Consulenti del Lavoro previa iscrizione anche sulla piattaforma per la formazione continua obbligatoria

11 MAGGIO 2023 ore 17:00 alle ore 18:30
ospite Fortunato Barone, Avvocato ed esperto in diritto d’impresa, lavoro e previdenza.
La partecipazione al corso da diritto al riconoscimento di n°1 cfp per i Consulenti del Lavoro previa iscrizione anche sulla piattaforma per la formazione continua obbligatoria
Terzo appuntamento di “Unica con te” si terrà il 27 aprile pv, dalle ore 17:00 alle ore 18:30 ospite Vincenzo Dragonetti, ingegnere e socio di Safety Partner società di consulenza che offre servizi per le aziende, negli ambiti della salute e della sicurezza nel lavoro, formazione e medicina del lavoro.

 


La seconda sessione di “Unica con te” si terrà il 13 aprile pv, dalle ore 17:00 alle ore 18:30, avrà come ospite Alice Troiano Co-fondatore e amministratore delegato di PROSPERAH organizzazione che, come recita la mission, “Aiuta le aziende a sprigionare il loro potenziale grazie alla sostenibilità“. il suo intervento dal titolo “Agenda 2030 e sostenibilità per le micro, piccole e medie imprese” tratterà di:

  • Sostenibilità, come può diventare un benefit per la pmi;
  • Programma strategico di sostenibilità per aumentare la competitività;
  • Come rendere l’Impresa attrattiva per i giovani talenti che cercano attivamente lavoro nell’ambito della sostenibilità;
  • Esemplificazioni, dati e trand di mercato di PMI che hanno attivato un percorso di sostenibilità con successo.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e il Green Deal europeo hanno infatti imposto oggi alle aziende di tutti i settori di avviare processi di transizione ecologica, e di perseguire modelli di sviluppo sostenibili, fondati sulla responsabilità sociale e sostenuti dall’innovazione tecnologica e digitale. Rilevante, per questa trasformazione, è anche il tema della transizione energetica verso fonti più sostenibili. Un aspetto più che mai centrale nel contesto geopolitico attuale.
Queste sfide generano l’opportunità di investire su nuovi ruoli professionali che possiedano le capacità tecniche e manageriali per gestire i business in un’ottica di maggior efficientamento delle risorse e di equilibrio sostenibile e fanno si che le aziende abbiano l’esigenza di ricercare giovani con competenze specifiche nel management della sostenibilità, che siano pronti a ricoprire posizioni strategiche nell’ambito dei nuovi green jobs.


31  MARZO 2023 ore 17:00 alle ore 18:30

Ospite Andrea Mingione, Avvocato esperto di reati contro la pubblica amministrazione e il patrimonio, tributari, fallimentari, in materia di sicurezza sul lavoro, nonché di colpa medica e responsabilità delle persone giuridiche ex D.lgs. 231/2001.