Roma, 29 agosto 2018
Questa è la pagina dell’INL, che informa – indirettamente – sul ritiro della nota del 20 giugno scorso, in cui, con toni persecutori e chiaramente illegittimi, si dava copertura politica agli interessi di parte alla base della circolare 3/2018 sulle azioni di contrasto poste in essere dall’INL al fenomeno del dumping contrattuale.
Da subito, con un’apposita nota, UNICA aveva manifestato tutto il proprio dissenso sulla forma e sui contenuti dell’azione posta in essere da Pennesi. Nel volgere di poche settimane, si è assistito ad una vera e propria alzata di scudi da parte di un intero mondo della rappresentanza che, secondo i “portavoce” occulti dei soliti noti, doveva essere cancellato dal novero dei soggetti abilitati alla contrattazione collettiva.
Ora, come UNICA, auspichiamo che, nell’imminenza della ripresa dell’attività politica, la maggioranza al governo metta in calendario una nuova stagione di definizione delle norme quadro da porre a regolatore delle relazioni sindacali in Italia.
Per UNICA, la sola possibilità di successo è nel dare oggettiva, diretta e pratica attuazione al disposto dell’articolo 39, terzo comma, della Costituzione, procedendo, quindi, alla definizione di regole certe per la costituzione delle associazioni sindacali (datoriali e dei lavoratori) e per definire norme certe e trasparenti per pesarne il reale grado di rappresentatività, fermo restando il principio che la rappresentanza deve sempre restare libera e mai soggetta a processi autorizzatori da parte di terzi nascendo, come cita la legge, “dalla adesione o dal conferimento del mandato” da parte del titolare del diritto.