Tredicesima mensilità più bassa nel 2020 a causa del COVID19

Quest’anno la Tredicesima mensilità più bassa a causa del COVID

Per quanto successo nei mesi scorsi, ancora oggi , molte aziende sono costrette ad utilizzare la cassa integrazione per i loro dipendenti, al fine di fronteggiare la crisi economica. L’utilizzo di tale strumento oltre ad incidere, con una differenza negativa, su quanto percepito rispetto allo stipendio mensile, inciderà anche sulla tredicesima mensilità.

L’importo varierà in basa sia alla durata del periodo di cassa integrazione, sia per i motivi: sospensione o riduzione dell’orario di lavoro.

La tredicesima si matura mensilmente sulla base delle ore lavorate e per poterne godere appieno occorre che si abbia lavorato per tutto l’anno. Quest’anno il datore di lavoro erogherà la 13° mensilità per i soli ratei proporzionati ai mesi lavorati; per i mesi di cassa integrazione l’INPS ha erogato quanto dovuto di sua competenza già nell’importo dato per la cassa integrazione.

Si può riassumere che chi è stato in cassa integrazione a zero ore, non matura per quel periodo la gratifica natalizia perché la cifra spettante è già compresa nel bonifico mensile che l’Inps ha erogato al lavoratore.

Chi è stato in cassa integrazione con orario ridotto ha invece diritto ai ratei di tredicesima, ma solo  sulle ore lavorate, di conseguenza risulterà più bassa rispetto a quella di un anno “normale”.

Ad essere interessati dalla decurtazione sono solo i lavoratori in cassa integrazione, mentre la riduzione non riguarderà i pensionati, i dipendenti pubblici né quelli privati che abbiano continuato a lavorare come sempre.

CDL Riccardo Trimarco
Presidente Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli

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