SUPERBONUS Nuove Assunzioni 2024: Come Funziona e Chi Può Beneficiarne

Superbonus Nuove Assunzioni 2024: Come Funziona e Chi Può Beneficiarne

L’Articolo 4 del decreto introduce una nuova agevolazione per le assunzioni nel 2024, in vista della futura attuazione completa della riforma fiscale. Questa agevolazione prevede una maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.

Dettagli dell’Agevolazione

Per l’anno 2024, il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato verrà maggiorato, ai fini della determinazione del reddito del datore di lavoro, di un importo pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale. Questo incremento è calcolato sulla differenza tra il costo complessivo del personale nel 2023 e nel 2024, al netto delle diminuzioni occupazionali verificatesi nelle società collegate o controllate dagli stessi soggetti.

Beneficiari dell’Agevolazione

I beneficiari dell’agevolazione sono:

  • Titolari di reddito d’impresa.
  • Esercenti arti e professioni che abbiano esercitato l’attività per almeno un anno.

Non possono beneficiare dell’agevolazione:

  • Società e enti in liquidazione ordinaria.
  • Soggetti assoggettati a liquidazione giudiziale o ad altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.

Calcolo dell’Incremento Occupazionale

Il decreto specifica che il costo riferibile all’incremento occupazionale è pari al minor importo tra il costo effettivo relativo ai nuovi assunti e l’incremento complessivo del costo del personale risultante dal conto economico rispetto a quello relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2023. Per chi non adotta lo schema di conto economico previsto dall’articolo 2425 del codice civile, si assumono le voci di costo del personale corrispondenti. Nessun costo è riferibile all’incremento occupazionale se, alla fine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, il numero dei lavoratori dipendenti è inferiore o pari al numero medio dei lavoratori nel 2023.

Incentivo IRES per Assunzioni di Categorie Svantaggiate

Per promuovere ulteriormente l’assunzione di categorie svantaggiate, il costo riferibile a ciascun nuovo assunto, ai fini dell’incremento complessivo del costo del personale, è moltiplicato per coefficienti di maggiorazione. Questi coefficienti saranno definiti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, e non supereranno comunque il 10% del costo del lavoro sostenuto, portando la maggiorazione totale al 130%.

Determinazione degli Acconti delle Imposte

Nella determinazione dell’acconto delle imposte sui redditi per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, non si tiene conto di questa nuova disposizione. Per il periodo successivo al 31 dicembre 2024, l’acconto sarà calcolato considerando l’imposta del periodo precedente, come se le nuove disposizioni non fossero state applicate.

Lavoratori Meritevoli di Tutela

Le categorie che godranno di maggiorazione includono:

  • Lavoratori molto svantaggiati ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014.
  • Persone con disabilità e altre categorie svantaggiate come definiti dalla legge italiana.
  • Donne con almeno due figli minori di diciotto anni o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti UE.
  • Giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile.
  • Lavoratori con sede in regioni con un PIL pro capite inferiore alla media EU27 o con un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.
  • Beneficiari del reddito di cittadinanza decaduti dal beneficio e non eleggibili per l’Assegno di inclusione.

Abrogazione Precedenti Incentivi e Cumulabilità

La nuova misura prevede l’abrogazione delle precedenti agevolazioni tramite esonero contributivo triennale per le assunzioni a tempo indeterminato previste dall’articolo 1 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201. L’agevolazione è  cumulabile con la decontribuzione SUD e il nuovo sgravio per le donne con figli previsto dalla legge di bilancio 2024, ma la norma non lo specifica chiaramente. Ulteriori chiarimenti sono attesi con il decreto attuativo e le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS.

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